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Il Gatto

La fisiologia

Di seguito alcune malattie del gatto

Gastroenterite Felina

Immunodeficienza Felina

Leucemia Felina

Malattia Da Calicivirus

Peritonite Infettiva Felina

Rinotracheite Virale

La Fisiologia del gatto

(Maria Vittoria Moriotto, Medico Veterinario)

Il gatto domestico appartiene alla Famiglia dei Felini, come la lince, il gatto selvatico, il leone e la tigre.
Circa 5000 anni fa il gatto selvatico africano cominciò ad avvicinarsi all’uomo, in particolare a nutrirsi  di serpenti e topi che si annidavano nelle riserve di grano dell’Egitto. Da questo momento in poi iniziò a perdere la naturale diffidenza nei confronti degli esseri umani  ed ebbe luogo il processo di addomesticamento.
Il gatto è un carnivoro obbligato, quindi ha bisogno di un’alimentazione ricca di proteine e grassi di alta qualità. Pur trascorrendo i due terzi della giornata dormendo, il gatto compie in media dai 16 ai 20 piccoli pasti al dì.
E’ un animale che normalmente beve poco, essendo originario di  zone aride e secche, motivo per cui se ci si accorge che la sua sete si fa più intensa non si deve trascurare questo sintomo, che può mascherare diversi sati patologici.
La durata della gestazione nella gatta è di 63-64 giorni circa, al termine della quale i gattini  nascono ciechi e sordi, l’apertura degli occhi e dei condotti uditivi avviene attorno alle 2 settimane di vita, mentre lo svezzamento si verifica attorno ai 40-50 giorni.
La pubertà viene raggiunta sia nel maschio  che nella femmina attorno ai 6-7  mesi. La femmina inizia a manifestare segni dell’estro con alterazioni comportamentali  (miagolii, irrequietezza, tendenza a strofinarsi a terra piangendo) che compaiono in genere nei primi mesi dell’anno, in corrispondenza dell’aumentare del numero di ore di luce nel corso della giornata. Il maschio non presenta un estro vero e proprio, ma risente della presenza di femmine ricettive, estende quindi la sua territorialità e tende a scontrarsi con altri gatti maschi.
Il gatto è una specie poliestrale stagionale, ovvero nel periodo dell’anno che va da fine dicembre ad ottobre (all’aumentare cioè del numero di ore di luce al giorno) si osservano una serie di calori ripetuti, intervallati gli uni dagli altri da giorni di “quiescenza”. Nel corso del calore della gatta non sono inoltre presenti le perdite ematiche vulvari,  che si osservano invece della cagna.
La prospettiva di vita di un gatto regolarmente visitato  e vaccinato per le principali malattie infettive (malattie virali respiratorie, leucemia felina) si aggira attorno ai 16-17 anni.
Nei soggetti maturi/anziani (a partire dal decimo anno di vita) sono particolarmente importanti i controlli periodici veterinari, in quanto in questa fase si possono presentare malattie come l’insufficienza renale cronica, l’ipertiroidismo, il diabete mellito, l’osteoartrite e neoplasie di varia natura.
La diagnosi precoce di queste problematiche permette di instaurare quanto prima una terapia adeguata e di migliorare lo stato di salute dell’animale e la sua prospettiva di sopravvivenza negli anni.


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